A CHI IMPORTERÀ?



Si solleva



la penna



o forse



la musa



tempestuosa



come una parola



che arde



senza speranza,



è chi



lava



la mia solitudine,



mentre rivedo



le mie eco.



Nel chiasso



non c'è nient'altro



che chiasso.



Retrocedo,



imbastisco,



metto titoli.



È un giorno grigio



e sono cannibale



dei miei versi.



A chi gli importerà?



Alzo la vista.



Il sole



si sforza



ineffabile



attraverso la finestra



entra.



È forse



questa sinergia



tra la parola



e l'anima



un appuntamento



con la purezza.



La strada



senza rifugio,



indomabile



che rimbomba



fervente.



Trad: Raffaele Caligiuri

Complimenti, carissima Ana! Ancora una grande poesia. Paolino

Grazie caro Paolino, piacere de recivere il tuo commento. Un abbraccio di cuore , Ana

...E' un giorno grigio
e sono cannibale
dei miei versi.....

Intensa metafora, molto bella ! In pochi versi spieghi la tua filosofia di vita sia come poetessa che in quanto donna. Scusami se mi sono permessa una disamina così "intima"..ma la tua lirica mi ha colpito nel profondo.
Con affetto
Annalisa

luisanne ha scritto:...E' un giorno grigio
e sono cannibale
dei miei versi.....

Intensa metafora, molto bella ! In pochi versi spieghi la tua filosofia di vita sia come poetessa che in quanto donna. Scusami se mi sono permessa una disamina così "intima"..ma la tua lirica mi ha colpito nel profondo.
Con affetto
Annalisa

Grazie Annalisa, è la mia filosofia ogni volta che faccio una raccolta poetica, non si referisce alla mia vita di donna veramente,la spiego perche si tratta di me precisamente essi versi. Essere canibale è perche ogni giorno è tanto lo che scrivo che lo nuovo scritto divora lo vecchio scritto, ergo, cosi lo sento quando leggo lo fatto 3 messi fa. Come donna credo in un mondo migliore cosi che giamai sarebbe canibale. Un abbraccio, con afetto, Ana