Un chicco di grano nella terra,.
germoglio a primavera,
raggio di sole nel cielo,
goccia di rugiada nel mattino.
Stella nella notte,
granello di sabbia nel vento.
Filo d’erba nel prato,
sorriso di un bambino.
Alito di vento,
un mio battito di cuore.
Tu angelo mio,
tu mio figlio,
tu il mio respiro,
la mia vita.

Ricordo una piccola lapide che trovai per caso, passeggiando tra le rovine di Ostia antica, una colonia romana del primo secolo. In un'area in cui era vietato accedere, separata da una recinzione, erano accatastate delle piccole lastre di pietra scritte in latino che volevo assolutamente vedere da vicino. Scavalcai ed iniziai a leggerle una dopo l'altra. Fui colpito, quando lessi su una di queste una dedica ad un bambino di tre anni ucciso dal morso di una vipera mentre stava giocando in un prato. I genitori scrissero questa frase: "O Terra, su di te non ho pesato... non pesare su di me".
Questa tua lirica, Aurora è bella quanto leggera, ma trasmette un amore profondo ed eterno.
Grazie.