LA PRIMA POESIA
(Di mia nipote)

Nere nuvole all’orizzonte avanzano;
Ha inizio l’infausta bufera.

Imponenti venti si innalzano,
La grave voce del tuono minaccia severa.

Secolari cipressi piegati sino a spezzare
L’antico tronco che per tanto si era irrobustito,

Laggiù all’arcano casolare
Il vento infuria,si spezzano i cardini che tanto avevano resistito.

L’erba si sottomette al tenace vento,
all’isolato faro, sotto il promontorio,

Sbattono le onde di un mare violento
trasformandosi in schiuma bianco avorio.

fremente tocca il suolo la prima goccia
pochi attimi; il pianto delle nubi è già iniziato.

È ormai svanita la bonaccia;
la pioggia comincia il ballo smaliziato.

Ovunque il cielo si riempie di bagliori folgoranti;
Inizia il concerto di rimbombanti tuoni.

L’aria è satura di gocce incessanti
Che sovrastano tutto con perseveranti suoni.

Dopo la sofferenza si arriva sempre al piacere:
La tempesta cede a timidi raggi di sole

Che da dietro le nubi riescono a vincere,
Cessa il pianto biasimevole.

Ovunque riprende l’intrepida natura;
Il sole che riscalda, il mare che si acquieta,

Tutto si appresta a risanare ogni ammaccatura;
Riprende la misteriosa forza segreta

Accanto al casolare si innalza timidamente
Un giglio di un viola accecante.

ARI

Una poesia ben strutturata, c'è un buon ritmo ed è molto musicale. Se tu non avessi detto che era la prima poesia di tua nipote avrei scommesso che, da tempo questa poetessa in erba, scriveva. Brava hai descritto momenti molto belli e con parole attente una vera burrasca, trasmettendone le immagini e anche le emozioni.
Complimenti alla tua nipotina Maori.( come si dice: "Buon sangue non mente).
Ciao spero rileggere ancora altre poesie.
Anna

Davvero promettente...Paolino

La classe non è acqua e la dolce nipotina ha la stoffa dello zio, a quanto pare.
Grande Mario, la piccola promette bene.