Rinviene il mattino,
coccolato in sgualcite lenzuola
e cinguettii di natura che destano l'udito
da sogni d'un dolce spirare.
Così il giorno s'apre in occhi
come unico compagno di notti trascorse
e giace a mio fianco silenzioso,
presente, cinico e passionale.
Un tempo, il tornare alle prime ore di luce,
mi conduceva tra le tue braccia
e ad un viso quasi imbronciato
che si faceva spazio prepotente lungo il mio collo.
Il tuo respiro era confine di vita e oblio.
Ma in questo luogo senza più destinazione,
ogni risveglio è già un buon seguito alla battaglia,
quando ogni cosa perduta,
non ha ragione oltre il futuro.