Stasera, nei pensieri che ogni giorno ho
sei entrato tu, chissà perchè, non so...
Sei entrato con quel tuo fare da guascone
che chiede scusa per l'intromissione.

Sei entrato con un motto, una frase, una poesia...
Che importa? Tutto quello che dicevi era filosofia!
Saresti da studiare come materia nelle scuole
per come sapevi tu dare vita alle parole!

Per quella faccia da Pulcinella un po' malconcio
quando ridevi o quando mettevi su un po' il broncio
quando cercavi di spiegare un po' la vita...
lei che ti ha fatto del male, e tu non l'hai mai tradita.

E passano gli anni e ancora non ci credo
e tu mi sembri vivo ogni volta che ti vedo
e ho capito con te questa dolce malinconia
questo portarsi dietro Napoli anche quando si va via.

Ovunque tu sia, ovunque tu possa essere ora
lascia che io ti ricordi con qualche mia parola
per quello che per me in questi anni hanno significato
le tue smorfie e le tue frasi: io da loro ho imparato

a vivere la vita con maggiore serenità,
a prendere le cose con la giusta tranquillità,
a ricominciare da tre e non da zero,
ad essere napoletano e ad andarne fiero.

Addio Massimo, addio Maestro, addio Amico!
Vorrei dirti mille cose ma non te le dico,
lascio che siano i sentimenti miei a parlare.
Questi sentimenti che solo una lacrima sa spiegare.