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Musica Classica
I paradossi dell’infinito
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I paradossi dell’infinito
I paradossi dell’infinito John D. Barrow – L’infinito
Piana e comprensibiilssima guida ai confini dello spazio e del tempo, scritta da un matematico e cosmologo di fama mondiale.
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Che cosa significa veramente la parola “infinito” ed il concetto che essa pretende di esprimere? Un libro impossibile da riassumere, tanto è bello e profondo.
Si parte dall’infinito matematico. Si racconta la vita infelice di Georg Cantor, l’uomo che per la prima volta diede al concetto di infinito una sua vita non solo matematica, ma filosofica e morale. Si approda all’infinito cosmologico.
Che cosa cambierebbe per l’etica, la religione e la filosofia, se l’universo in cui viviamo fosse infinito? Si scoprono inattesi paradossi.
Eccone uno: “…in un universo infinito la quantità di bene e di male è infinita… Ma se la quantità di bene e di male è infinita, nulla che possiamo fare (o non fare) può aumentarla: l’infinito più qualcosa è ancora l’infinito. Questo è il primo problema etico di un universo infinito.” Cioè, se l’imperativo etico è di far cose buone, nel maggior numero possibile di casi, questo imperativo in un universo infinito non ha senso.
Inoltre, se la probabilità di esistenza di vita umana è diversa da zero, allora in un universo infinito esistono infinite razze umane. E se c’è un numero infinito di individui, allora fra questi c’è un numero infinito di repliche di me stesso… alcuni saranno buoni, altri cattivi, tutte le differenti possibilità saranno realizzate…
“Questi effetti bizzarri degli universi infiniti hanno convinto molti che c’è qualcosa di moralmente ripugnante, se non di incongruo, in un universo infinito… qual è lo status del bene e del male quando tutti gli esiti possibili si realizzano da qualche parte nel grande catalogo universale?”
Leggete questo libro. Vi aprirà un intero mondo intelletuale. Non ci sono formule, salvo pochi passaggi elementari sulle serie infinite.
Piana e comprensibiilssima guida ai confini dello spazio e del tempo, scritta da un matematico e cosmologo di fama mondiale.
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Che cosa significa veramente la parola “infinito” ed il concetto che essa pretende di esprimere? Un libro impossibile da riassumere, tanto è bello e profondo.
Si parte dall’infinito matematico. Si racconta la vita infelice di Georg Cantor, l’uomo che per la prima volta diede al concetto di infinito una sua vita non solo matematica, ma filosofica e morale. Si approda all’infinito cosmologico.
Che cosa cambierebbe per l’etica, la religione e la filosofia, se l’universo in cui viviamo fosse infinito? Si scoprono inattesi paradossi.
Eccone uno: “…in un universo infinito la quantità di bene e di male è infinita… Ma se la quantità di bene e di male è infinita, nulla che possiamo fare (o non fare) può aumentarla: l’infinito più qualcosa è ancora l’infinito. Questo è il primo problema etico di un universo infinito.” Cioè, se l’imperativo etico è di far cose buone, nel maggior numero possibile di casi, questo imperativo in un universo infinito non ha senso.
Inoltre, se la probabilità di esistenza di vita umana è diversa da zero, allora in un universo infinito esistono infinite razze umane. E se c’è un numero infinito di individui, allora fra questi c’è un numero infinito di repliche di me stesso… alcuni saranno buoni, altri cattivi, tutte le differenti possibilità saranno realizzate…
“Questi effetti bizzarri degli universi infiniti hanno convinto molti che c’è qualcosa di moralmente ripugnante, se non di incongruo, in un universo infinito… qual è lo status del bene e del male quando tutti gli esiti possibili si realizzano da qualche parte nel grande catalogo universale?”
Leggete questo libro. Vi aprirà un intero mondo intelletuale. Non ci sono formule, salvo pochi passaggi elementari sulle serie infinite.
alberto- Messaggi : 138
Data d'iscrizione : 13.05.10
Località : Roma
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